martedì 6 novembre 2007

Muore Enzo Biagi

Una grande persona ci lascia, giornalista, scrittore e molto altro ancora. Una persona che sicuramente ha lasciato il segno nella cultura moderna e in molti di noi. Grazi mille di tutto.

martedì 30 ottobre 2007

I dieci comandamenti dei designer

Leggendo in giro ho trovato questi dieci comandamenti, che ogni tanto farebbe bene ricordare a tutte quelle categorie di persone che si considerano designer.
Come sempre sono ovvietà, ma che rinfrescare non fà mai male.
Questo mondo, ci porta spesso a lavorare troppo velocemente, per poter sviluppare il nostro lavoro con il giusto tempo e le giuste attenzioni.
Creiamo, disegnamo, scriviamo per l'amore di farlo e non per un mero ritorno economico.
Facciamo di ogni lavoro una nuova opera d'arte, non per gli altri, ma per noi stessi.
 
#1:
Non copiare il lavoro di altri creativi, in nessun caso;
#2:
Non affidarti completamente al computer, è solo uno strumento e non può sostituire la tua creatività. Ricordati, se un designer, non uno strumento.
#3:
Sii un creatore e non una moda passeggera, perchè oggi diventerà obsoleto un domani.
#4:
Provare dieci stili diversi ma fatti male è peggio che scieglierne uno e concentrarsi su di esso;
#5:
Sii professionale e non creare o proporre lavori che non ti piacciano;
#6:
Non creare lavori di bassa qualità perchè il prezzo pattuito è basso.
#7:
Non criticare gli altri lavori solo sulla base di una preferenza o riportare giudizzi di altri.
#8:
Non creare lavori senza un fondamento. I lavori migliori vengono dalla comprensione della cultura, della storia della filosofia.
#9:
Sii modesto con le persone, non importa che tu sia un novellino o un professionista.
#10:
Credi sempre che la creatività possa salvare il tuo paese e cambiare il mondo.

lunedì 9 luglio 2007

La pubblicità e la comunicazione.

Una buona pubblicità non sempre è una buona comunicazione.

Spesso si pensa che la comunicazione sia la pubblicità, ma non è vero.
La pubblicità fa parte della comunicazione ma non è la sola forma di comunicazione.
Bisogna ben distinguere le cose, poiché fare pubblicità è solamente una piccola parte di una più ampia strategia di comunicazione, o per lo meno così dovrebbe essere.
Fermarsi alla mera pubblicità, oggi giorno, non è più sufficiente, in uno scenario dove siamo bombardati dalla pubblicità dobbiamo iniziare a fare comunicazione.
Dobbiamo comunicare con tutti gli strumenti a nostra disposizione, usati nel giusto modo e nelle dovute dosi. Ma non sempre questo viene fatto. Più spesso si lasciano latenti potenzialità comunicative, solamente per il fatto che non sono conosciute. La comunicazione oggi si avvale di polivalenti strumenti che opportunamente sfruttati ci permettono di proporre il prodotto in questione, in modo efficace.
Per fare comunicazione possiamo utilizzare tutti gli aspetti del prodotto, della produzione, della azienda, i valori intrinsechi del prodotto, ecc
Insomma di opportunità c’è né sono, ma quanto le stiamo sfruttando??
La comunicazione dovrebbe essere una sinfonia, composta da un tema conduttore centrale unico, ma anche da qualche pezzo da solista, qualche acuto, un coro, ma comunque comune e complementare, non dovrebbe essere un’insieme di suoni disorganizzati e scomposti. La comunicazione deve seguire un tema comune, per trasmettere un messaggio unico, aggregante ed efficace. Colpire l’utente finale con dei messaggi non coordinati o scomposti creerebbe solamente un danno in ritorno.
Ogni iniziativa, promozione, evento deve essere seguito nel giusto modo, con gli investimenti opportuni per valorizzare l’evento e di conseguenza il marchio, e non essere lasciato come iniziativa isolata.
La comunicazione parte da aspetti che possono sembrare poco rilevanti, ma che inevitabilmente si ripercuotono sul marchio. La stessa struttura architettonica della azienda spesso gioca un ruolo molto importante, poiché trasmette all’esterno la ricercatezza, l’attenzione dedicata alla propria immagine ed al proprio ambiente di lavoro. A cascata seguono tutti gli altri aspetti, dal packaging, al corner, agli espositori, ecc. Ogni strumento a nostra disposizione non è solo un involucro o catalogo e basta, ma deve trasmettere “l’azienda, il prodotto, il gusto” al consumatore.

mercoledì 4 luglio 2007

Le nuove sfide del made in italy.

Pensieri e spezzoni di articoli tratti da Millionaire di gennaio 2007.

Da alcuni anni si parla di “crisi del sistema Italia”, molte imprese Italiane stanno vivendo un momento difficile a causa di una concorrenza dettata da prezzi bassissimi dei prodotti e perdita del valore del denaro. Ma oggi cosa può fare una azienda per contrastare questi fenomeni ed uscire dalla crisi?
Questa è la domanda che molte aziende si stanno ponendo, bisogna assolutamente trovare una risposta a questo quesito, altrimenti il cammino è segnato, non possiamo stare inermi sperando che la situazione migliori, ma dobbiamo prendere coscienza della situazione, studiarla e trovare un rimedio efficace. Ma come? Su questo argomento si è dibattuto, scritto ed ancora dibattuto. Leggendo da varie fonti però una risposta comune si può trovare. Riporto alcuni spezzoni di una inchiesta del mensile “millionaire” che secondo noi racchiude il nostro pensiero e il nostro modo di agire.
Come uscire dalla crisi?
Il miracolo del nostro Paese è proprio questo: abbiamo un patrimonio di piccole imprese che hanno dimostrato di saper uscire dalle crisi, non solo quelle dei quotidiani gap, ma anche dalle più pesanti frenate congiunturali, con le proprie gambe, con il coraggio delle proprie idee. Viviamo di idee, e non una nella vita e basta, ma una al giorno e quella di oggi deve essere più innovativa di quella di ieri, altrimenti il mercato ci taglia fuori. Viviamo di uomini, la vera forza delle nostre imprese, e di servizi al cliente: le imprese che hanno tenuto e sono riuscite a reggere, vincendolo, il confronto con la concorrenza globale sono proprio quelle che hanno saputo innovare puntando su prodotti a misura di cliente.
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Come si combatte la globalizzaizone?
Serve una nuova consapevolezza delle potenzialità dell’Italia. Abbiamo grandi ricchezze: il gusto, l’estetica diffusa, la qualità della vita. La globalizzazione si combatte con la nostra cultura, anche per generare prodotti che non sono culturali.
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Internet, in questo senso, un rischio?
Internet rappresenta una grande opportunità perché incrementa il rischio! Ha portato alternative nell’organizzazione del lavoro e una diffusione di prestazioni che prima non c’erano. L’articolo che scrivo ora, stasera può essere diffuso in Brasile: si moltiplica il numero di potenziali lettori, ma io devo produrre un articolo che interessi più persone. Il negoziante tradizionale non può competere con internet per il prodotto, ma può farlo con il servizio. L’allargamento dell’accesso a strumenti culturali si è rivelato una strategia vincente per le edicole, quando gli editori hanno lanciato la vendita abbinata di giornali, libri, dischi. Conseguenze: caduta dei prezzi dei libri, grandi numeri per gli editori di periodici. E problema per gli editori e per i librai. Ecco che la libreria si deve trasformare in un punto di consulenza, di socializzazione, di fornitura di servizi accessori (prenotazioni di spettacoli, mostre, tour), di accesso a internet per velocizzare le richieste di libri o riassortimenti. Persino in punto “stampa al momento” di periodici da tutto il mondo. Nei negozianti tradizionali servono logica e competenze diverse. In Puglia, per esempio, si è verifica un fenomeno: le vecchie botteghe, dove si mesceva vino e si offriva uno spuntino, erano diventate bar. Ma anche questo business è limitato. Ecco che le vinerie tornano a offrire vino e cibo. Ma hanno aumentato il contenuto di qualità e puntano sulla socializzazione e sulla diffusione culturale sul prodotto.
Insomma: più qualità, prestazioni più specifiche e universalizzazione dell’accesso.

martedì 3 luglio 2007

Blog strigops

Sempre nell’ottica di condivisione, formazione ed confronto, oggi nasce il blog di strigops, dove pubblicheremo le nostre ricerche, i nostri articoli, le nostre riflessioni che vorremo condividere con tutti voi.
Uno strumento ulteriore per essere presenti in rete e sempre a disposizione per chiarimenti, confronti e approfondimenti.
Un blog per dare e ricevere informazioni, un punto di contatto per tutti coloro disposti al confronto ed alla condivisione di informazioni.